PVD e processi
Rivestimento pvd e sistemi di daylighting, tra light pipes e veneziane
La luce naturale è da sempre un tema chiave in architettura: un elemento che svolge un ruolo da protagonista sia nella valorizzazione di un ambiente che nella vivibilità di uno spazio. Poter fruire di una corretta luminosità, infatti, non solo consente di massimizzare la resa di un progetto di arredo, ma permette – soprattutto – di migliorare il comfort visivo di chi abita ogni stanza, beneficiando dei vantaggi tipici dell’illuminazione solare.
Purtroppo, non tutti gli ambienti indoor vengono raggiunti in maniera adeguata dalla luce del sole. In questi casi, i sistemi di daylighting permettono di progettare correttamente l’illuminazione, deviando e massimizzando la portata dei raggi solari in spazi chiusi – che si tratti di contesti domestici o lavorativi.
Per potenziare ulteriormente le capacità di queste soluzioni è necessario, però, impiegare i materiali giusti. Tra tutti, l’alluminio con rivestimento PVD risulta il migliore, in quanto ha la capacità di offrire una riflessione maggiore e migliorare il rendimento della luce diurna.
Sistemi di daylighting e crisi energetica europea
Stando al World Energy Outlook 2022, la crisi energetica conseguente il conflitto tra Russia e Ucraina sta investendo in maniera aggressiva l’ecosistema mondiale ed europeo. L’aumento dei costi dell’energia sta esacerbando le differenze tra chi può e chi non può avere accesso a moderni sistemi energetici: il dato relativo a questi ultimi ha subito un aumento per la prima volta quest’anno, un evento mai accaduto nei decenni scorsi. Circa 75 milioni di persone che hanno recentemente avuto accesso all’energia elettrica rischiano di perdere la possibilità di pagare per usufruirne e 100 milioni di consumatori potrebbero passare all’uso di biomasse, soprattutto per cucinare.
Secondo il Report Stated Policies Scenario (STEPS), la domanda di energia globale aumenterà di circa l’1% ogni anno fino al 2030. L’aspetto positivo è la crescita dell’interesse verso le energie rinnovabili, con una spinta agli investimenti da parte dei diversi Paesi europei in ricerca e sperimentazione di nuove tecnologie.
(Fonte: IEA – Stated Policies Scenario)
In questo contesto, sfruttare al massimo la luce naturale risulta cruciale: massimizzarne la resa in ambienti indoor consente di ridurre il fabbisogno energetico degli edifici, permettendo di risparmiare sui consumi dell’energia.
Da light pipes a veneziane “intelligenti”: il daylighting in pratica
I pro dei sistemi di daylighting, però, non si esauriscono al solo risparmio energetico. Uno dei vantaggi principali di queste soluzioni risiede nel comfort visivo e nel benessere mentale che sono in grado di garantire, capitalizzando al meglio la luce naturale. Quest’ultima, infatti, regola il bioritmo e permette al nostro organismo di gestire al meglio i ritmi circadiani, con impatti positivi anche sull’efficienza lavorativa, sul riposo e sul wellbeing generale.
Per queste caratteristiche, i sistemi di daylighting vengono impiegati in una pluralità di contesti e si prestano a diverse combinazioni progettuali. Tra le applicazioni più diffuse, sicuramente sono da citare i light pipes: “tubi” che captano la luce solare, veicolano i raggi utilizzando un tubo internamente rivestito da una superficie altamente riflettente che permette così di trasferire il flusso luminoso negli spazi chiusi.
Un ulteriore strumento – allo stesso modo molto valido – per “trasportare” la luce naturale negli ambienti indoor sono le veneziane. Distanti dal concetto tradizionale di veneziana pura e semplice, parliamo di sistemi smart ed evoluti, in grado di captare la luminosità diurna attraverso le pareti e di rifletterla negli ambienti interni.
Le veneziane impiegate nei sistemi di daylighting sono composte, nello specifico, da lamelle schermanti dotate di sistemi di gestione della movimentazione, legati alla posizione del sole: grazie a un orientamento intelligente, queste soluzioni permettono di massimizzare o bloccare l’afflusso di luce naturale all’interno degli ambienti in base al soleggiamento dell’edificio.
Il ruolo centrale del rivestimento pvd per i sistemi di daylighting
Quando si tratta di sistemi di captazione e trasporto della luce naturale, l’impiego di materiali ad altissima riflessione fa la differenza. Come anticipato, l’alluminio con rivestimento pvd è, tra tutti, il più efficiente in questo ambito.
Il trattamento PVD, infatti, è in grado di migliorare nettamente le performance visive, riflettendo oltre il 98% della radiazione solare nello spettro della luce visibile. Si tratta di un quid da non trascurare: quando si lavora con la luce naturale, poter contare su un materiale che rifletta tutto lo spettro in maniera omogenea consente di offrire lo stesso comfort visivo e, più in generale, gli stessi benefici garantiti dall’illuminazione diurna, permettendo inoltre di percepire i colori per come realmente sono, senza alterazioni
Oltre a garantire un’efficienza elevata, il rivestimento PVD permette di impiegare nella progettazione di sistemi di daylighting materiali estremamente leggeri e versatili. Anche in questo caso, si tratta di un fattore molto importante: l’utilizzo di materiali facilmente adattabili, che non appesantiscono la struttura dell’edificio, rende la lavorazione più semplice e garantisce massima libertà progettuale.
Rivestimento pvd per sistemi di daylighting: la soluzione Almeco
Leader mondiale nella produzione di componenti e laminati in alluminio per il settore architetturale, illuminotecnico, solare e decorativo, Almeco punta sull’alluminio PVD ad altissima riflessione per portare il daylighting a un nuovo livello.
Il prodotto di punta per questo tipo di applicazione è la superficie in alluminio vega® SP: caratterizzata da un altissimo grado di riflessione nello spettro visibile (superiore al 98%), vega® SP offre importanti vantaggi dal punto di vista costruttivo e progettuale.
L’alta riflessione tipica di questa soluzione è in grado di elevare ai massimi livelli l’efficienza del sistema daylighting: in elementi chiusi quali i light pipes, azzerare quasi totalmente le perdite per singola riflessione garantisce un trasferimento pressochè totale della luce.
Lo spettro neutro di vega®SP garantisce un’elevata resa cromatica oltre alla tutela del comfort visivo e il rispetto delle peculiarità dell’illuminazione naturale.